La parola LinkedIn è il risultato dell’unione tra la parola linked, che significa collegato (nel senso professionale del termine), e della preposizione in, cioè con.
In lingua inglese questo termine vuole indicare l’elemento base che caratterizza LinkedIn, ovvero la possibilità di restare professionalmente collegati con la propria rete.
“LinkedIn è molto più di un sito social. È una comunità di professionisti, con una mentalità aziendale, che aspetta di avere tue notizie".
Breve storia di LinkedIn
La nascita di LinkedIn risale al 2002, due anni prima della nascita di Facebook. Il lancio ufficiale è stato il 5 maggio 2003 e da allora ha continuato a crescere anno dopo anno, mantenendo l’obiettivo originale di mettere in contatto aziende e persone in cerca di lavoro.
Sin dall’inizio, infatti, il fondatore Reid Hoffman decise di creare la piattaforma per dare l’opportunità ai professionisti di incontrarsi, parlare di lavoro e soprattutto cercare e offrire lavoro online.
La crescita del numero di utenti fu lenta fino al 2006, quando vennero inserite funzioni a pagamento utilizzabili dalle aziende per raggiungere i migliori profili professionali.
Nel 2011 Linkedin arrivò in Italia e nel 2016 venne acquistato da Microsoft.
Oggi LinkedIn conta più di 810 milioni di iscritti nel mondo, in oltre 200 nazioni. L’Italia è il terzo paese in Europa per il numero di utenti attivi, con circa 15 milioni di iscritti.
Sempre parlando di numeri, ogni secondo vengono inviate 77 candidature attraverso la piattaforma e ogni minuto vengono assunte 6 persone.
Possiamo quindi notare come nel tempo LinkedIn sia passato ad essere una piattaforma di nicchia per utenti esperti, ad uno dei principali social media al mondo.
Al giorno d’oggi è diventato un canale fondamentale per le aziende che vogliono avere la possibilità di connettersi con persone potenzialmente interessate ai loro prodotti e servizi, o di creare un network tra professionisti del settore e stakeholder.
Inoltre, è un ottimo canale per veicolare contenuti professionali legati al proprio brand, migliorandone la notorietà e promuovendo l’azienda verso un target specifico.
LinkedIn svolge il ruolo di un biglietto da visita aziendale, con la differenza che è reperibile da qualsiasi tipo di utente che utilizza il social, o di mini sito in quanto permette presentarsi a 360°.
Creare un network di relazioni è dunque molto più semplice rispetto a Fecebook o ad altri social, soprattutto grazie all’algoritmo, che consente una copertura organica estremamente maggiore e garantisce che quanto pubblicato sarà effettivamente visto da chi ci segue.
Essere presenti su questo social ha sicuramente dei vantaggi, soprattutto per chi lavora nel settore B2B.
Vediamone alcuni.
I vantaggi di avere una pagina aziendale su LinkedIn
In primo luogo troviamo l’aumento della visibilità online del brand: aprendo un profilo aziendale otteniamo un ulteriore strumento per essere presenti e attivi online e, di conseguenza, la possibilità di aumentare la notorietà e la reputazione del brand. Attraverso la propria pagina è possibile inserire diverse informazioni specifiche che riguardano l’azienda, utili all’utente per entrare in contatto con noi e conoscerci.
In secondo luogo, LinkedIn è un canale che aiuta a portare utenti interessati nel proprio sito: una delle strategie fondamentali su questo social è quella di condividere contenuti direttamente dal sito aziendale, nello specifico dal blog.
Lo conferma LinkedIn stesso: il 46% del traffico social sul sito aziendale B2B proviene da questa piattaforma. Questa percentuale ci fa comprendere come Linkedin non sia più solamente una piattaforma dove cercare lavoro, ma sia diventato un ottimo aggancio per ottenere un traffico di utenti targettizzati attorno alla propria azienda.
Un altro vantaggio sta sicuramente nella possibilità di creare un network professionale ed ottenere nuovi lead, avviare delle relazioni con potenziali clienti, con altri professionisti del settore e, allo stesso tempo, promuovere la propria attività.
LinkedIn dispone di diversi strumenti specifici (come le campagne ads) per la generazione di lead, oltre alla tradizionale pubblicazione di contenuti.
Tra le funzionalità più conosciute di questo social c’è sicuramente la possibilità di pubblicare offerte di lavoro per la ricerca di nuovo personale da inserire nell’azienda. LinkedIn permette di monitorare direttamente dalla piattaforma l’offerta per la posizione aperta, di inserire tutti i dettagli e di gestire le candidature.
Infine, LinkedIn permette di creare delle campagne ads più mirate rispetto agli altri social e di ottenere dei risultati maggiormente personalizzati grazie alla sua targettizzazione.
La creazione della pagina aziendale: agire da attore e non da spettatore
Come abbiamo visto, essere su Linkedin ha sicuramente diversi vantaggi. Ma non basta “esserci”: una volta aperto il profilo bisogna costruirsi una presenza solida, attraverso la pubblicazione costante di contenuti e l’interazione con gli utenti della propria rete. In questo modo, si crea un senso di fiducia e di familiarità, offrendo alle persone una visione completa dell’azienda.
Inoltre, per arrivare ad ottenere una relazione con i follower, bisogna avere ben chiaro l’obiettivo della pagina, il pubblico che si vuole intercettare e gli strumenti necessari per raggiungerlo. Dalla dashboard aziendale è possibile accedere alla schermata di analisi, per visualizzare il traffico sulla pagina e i dati relativi a visitatori, utili per capire com’è composto il nostro target.
Inoltre, la creazione di un’identità precisa è fondamentale per farsi riconsocere e per avere un profilo ottimizzato, completo quindi di tutte le informazioni.
Una volta creata la pagina e inseriti i principali elementi distintivi, sarà necessario corredarla di tutti i dettagli (come le specializzazioni, i gruppi in primo piano e gli amministratori che gestiscono la pagina aziendale), che sono tutti elementi identificativi che verranno visualizzati quando qualcuno cerca il nome dell’azienda.
I tipi di contenuti
Nel momento in cui sono stati definiti gli obiettivi e il profilo è completo, è il momento di iniziare a raccontare di sé e del prorprio brand. È importante non focalizzarsi solamente sulla narrazione di prodotto, ma parlare di chi è l’azienda, dei suoi valori, e di tutto ciò che ruota attorno ad essa, compresi gli stakeholder.
Per far ciò è possibile utilizzare gli strumenti di Content Engagement che LinkedIn mette a disposizione per attrarre gli utenti e aumentare le interazioni. Tra questi troviamo:
- Condivisioni di articoli (per esempio dal blog aziendale) e report;
- Case study di settore;
- Contenuti informativi, come i tutorial;
- SlideShare;
- Infografiche;
- Articoli/report di terze parti;
- Video;
- Post tematici e/o rubriche (per esempio associati ad un hashtag ricorrente).
Per far sì che questi contenuti siano efficaci è necessario prendere in considerazione anche alcune caratteristiche degli stessi. Alcuni accorgimenti utili riguardano l’utilizzo di immagini e infografiche originali (evitando contenuti stock), delle giuste dimensioni (1200×627 pixel) e accattivanti a livello grafico, oppure l’utilizzo di un link nella caption, che aiuta ad ottenere circa il 45% in più di engagment da parte dei follower.
Un altro consiglio è di corredare il post con una didascalia e una call to action specifica, per far sì che l’utente sia indirizzato verso l’azione da compiere.
Da non sottovalutare il potere dell’algoritmo del social network che indicizza i contenuti in base all’intelligenza artificiale e al fattore umano.
L’intelligenza artificiale viene utilizata per verificare la qualità di ogni post a livello di correttezza ortografica e di riespetto della netiquette, la quantità di visualizzazioni e, infine, l’engagement.
Quando queste verivfiche vengono superate con successo è possibile che il contenuto venga valutato anche in base al giudizio umano dagli editori di LinkedIn, che possono premiarlo se lo ritengono particolarmente interessante.
Gli strumenti di LinkedIn
Vediamo di seguito alcuni tra i più famosi strumenti che LinkedIn mette a disposizione degli utenti, validi anche per un profilo aziendale.
- LinkedIn Pulse: uno strumento simile a un blog che troviamo all’interno di LinkedIn, in cui è possibile creare o condividere contenuti esterni. Rispetto ad un blog tradizionale, attraverso LinkediIn Pulse i post possono essere riuniti sotto al CV online, diventando parte integrante dello stesso;
- I gruppi: sono uno strumento molto utile per creare delle conversazioni mirate su topi specifici ed è molto in voga all’interno del social;
- Recruting: la piattaforma consente di creare delle offerte di lavoro attraverso un semplice post gratuito oppure attraverso LinkedIn recruiter, a pagamento;
- Sales navigator: grazie a questo strumento è possibile fare social selling, ovvero utilizzare la propria rete di contatti per vendere prodotti e servizi;
- Pubblicità: il social ha un’ampia offerta pubblicitaria per quanto riguarda le sponsorizzazioni; è possibile sponsorizzare i contenuti, creare ADV, inviare dei messaggi sponsorizzati e personalizzabili ad un target preciso. Analizziamo nel dettaglio questi strumenti qui di seguito.
Come promuovere un business attraverso LinkedIn
Come per gli altri social, anche LinkedIn offre la possibilità di fare pubblicità alla propria azienda o di aumentare il potenziale di ogni contenuto, migliorandone la copertura e la visibilità.
I formati pubblicitari degli annunci su Linkedin sono:
- Annunci con una sola immagine: annunci nativi che compaiono nel feed di LinkedIn come un’immagine singola;
- Annunci video: utili a catturare un’audience professionale con immagini, suoni e movimento nel feed di LinkedIn;
- Annunci in formato modulo (tipo carosello): per raccontare una storia interattiva che ispiri i professionisti a compiere un’azione;
- Annunci evento: per promuovere il proprio evento e massimizzare le presenze;
- Annunci formato messaggio: per inviare messaggi diretti all’audience e favorire un’azione immediata;
- Annunci in formato conversazione: per inziare conversazioni di qualità con l’audience attraverso un percorso mirato;
- Annunci di testo: l’utilizzo di un titolo d’effetto, una descrizione e un’immagine 50×50 per raggiungere il pubblico di riferimento;
- Annunci Follower: utili per ampliare il proprio pubblico e la propria influenza;
- Annunci Spotlight: utili per incrementare il traffico verso il sito Web o la pagina di destinazione con una call to action più chiara.
A differenza delle altre piattaforme, il costo delle campagne a pagamento è più elevato, dal momento che LinkedIn offre una pubblicità mirata, sfruttando la ricchezza dei dati che il pubblico inserisce nei propri profili.
Il costo della pubblicità è determianto da un asta, come leggiamo dal sito web ufficiale di LinkedIn.
Per concludere...
Come abbiamo visto, Linkedin è un social che offre un grande potenziale di crescita e di visibilità alle aziende, sia a livello di notorietà del brand, sia a livello di reputazione. Ora che abbiamo mostrato le varie potenzialità di questo social, i suoi strumenti e le principali modalità d’uso, la parte più sfidante da mettere in pratica è quella relativa alla comunicazione. Veicolare un tone of voice coerente con l’azienda e relazionarsi con gli altri utenti della propria rete è il passaggio essenziale e determinante per essere autentici, creare un network solido e un’immagine chiara di sé.