La Radio come strumento di comunicazione evergreen

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Il 13 febbraio 2023 è il World Radio Day. In questa giornata, istituita solo nel 2011 dopo un lungo iter, si celebra una tradizione nata quando l’UNESCO ha deciso di celebrare lo stretto rapporto tra radio e società. La data infatti richiama quella del 1946 dove venne fondata la radio delle Nazioni Unite.

Il mezzo più diffuso al mondo è al contempo il modo più semplice per raggiungere le persone, comprese le comunità più isolate. Qualsiasi sia il livello di istruzione e qualsiasi sia la tecnologia, la radio ha una potenza capace di raggiungere tutti in maniera davvero democratica.

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“Ora più che mai, abbiamo bisogno di un mezzo umanista ed universale, vettore di libertà. Senza radio, il diritto all’informazione e alla libertà di espressione si indebolirebbero, così come la diversità culturale, poiché le emittenti comunitarie sono le voci dei senza voce.” -  Audrey Azoulay, Direttore Generale dell’UNESCO

Non a caso infatti la radio come strumento di comunicazione è stata da sempre al centro della contro-informazione anche durante i periodi di guerra. Ti ricorda niente il celebre “Good Morning Vietnam”? Per questo la tematica scelta dall’UNESCO per il World Radio Day 2023 è “Radio e Pace”. Non solo di conflitti armati si parla, ma anche della propaganda e dell’importante responsabilità dei media nell’informazione imparziale dei cittadini “dato che le guerre nascono dalle menti degli uomini, è nelle menti degli uomini che deve essere costruita la difesa della Pace” come recita la stessa Costituzione dell’UNESCO.

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Video killed the radio star?

Bella canzone, ma… previsione mancata!

È da sempre che personalità di tutto rispetto proclamano il decesso della radio, ma la verità è che tra tutti i mass media è forse quello che è riuscito a rimanere sempre fedele a sé stesso, facendo solo impercettibili e naturali mutamenti.

La radio come strumento di comunicazione non solo non è stata uccisa dall’avvento della televisione, ma oggi, grazie al digitale, sta conquistando nuove fette di mercato, interpretando una necessità sempre attuale di intrattenimento e informazione in forma verbale, fruibile da chiunque in qualsiasi momento.

Un mixer, un microfono e una voce: non serve altro, ieri come allora. E forse oggi lo strumento radiofonico si è ancora più semplificato con l’avvento dei Podcast. Negli ultimi anni sono così cambiate le modalità di ascolto, le tecnologie di trasmissione e anche i modelli di business, ma non è cambiata l’audience di questo strumento la cui mission rimane fedele alle origini.

Grazie al digitale infatti la fruizione dello strumento radiofonico sul cellulare è cresciuta del 20%, mentre il 17% degli italiani ascolta la radio tramite PC, grazie anche all’introduzione della possibilità di visualizzare approfondimenti, creare playlist o aree di entertainment.

La sfida oggi è sicuramente quella alla creazione di nuovi formati per contenuti evergreen. Anche le reti internazionali (come la BBC attraverso BBC Sounds) stanno affiancando la creazione di podcast alla forma di comunicazione scritta.

La radio come strumento di comunicazione per finalità di marketing

E veniamo a noi perché se per i creatori digitali queste piattaforme di radio in streaming offrono un’importante possibilità di monetizzazione, per le aziende cosa c’è in palio?

Il World Radio Day ci ha offerto lo spunto per riportare quelle che sono le opportunità di business per le aziende che si rivolgono a noi per valorizzare la propria immagine. Ci sono due strade principali da percorrere, ovviamente con la radio a tutto volume:

  • Da una parte la creazione di piani editoriali specificatamente pensati per le web radio. Con un microfono e uno script è possibile oggi per chiunque raccontare la propria realtà e sfruttare questo mezzo per fare informazione, intrattenimento o puntare sul marketing esperienziale. Spoiler: il cliente acquista da un brand che lo coinvolge.  
  • Dall’altra la possibilità di fare investimenti pubblicati in un settore in grande crescita con una valorizzazione importante dal punto di vista del traffico web e mobile attraverso le piattaforme di advertising. È possibile infatti in questo modo intercettare una fetta di utenti in target con gli obiettivi dell’azienda in maniera efficace.

Proprio di recente anche noi abbiamo sfruttato il mezzo radiofonico per raccontare la nostra realtà ed è stato pure divertente! Qui sotto puoi ascoltare e guardare l’intervista che è stata fatta a Jacopo. 

Perché investire nella radio?

Era il 1938 quando Orson Welles terrorizzò gli USA con La guerra dei mondi. Il regista e drammaturgo recitò alla radio uno sceneggiato ispirato al romanzo di fantascienza di Herbert George Wells, annunciando l’arrivo degli alieni in America.

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Una performance credibile, in perfetto stile giornale radio, una voce capace di tenere incollate milioni di persone ed ecco che il piatto è servito: gli Stati Uniti non si resero conto della finzione, nonostante gli avvisi ripetuti prima e dopo il programma, e andarono in panico.

Era il 1938, ma oggi, come allora è incredibile quante cose puoi vedere con le tue orecchie.

Vuoi far ascoltare il tuo brand?

Ti è piaciuto? Parlane con tutti!

Continuiamo il discorso