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Parliamo di:
Come reagisce la mente a ciò che vediamo?
Come viene percepita e interpretata la realtà dalla mente umana?
In che modo il graphic design può influire sulla percezione di chi osserva?
Comprendere questi aspetti è fondamentale per chi vuole incidere a livello visivo, capire la percezione umana ed essere efficace in termini comunicativi.
I primi a cercare di capire tali processi furono gli psicologi della Gestalt, corrente del pensiero psicologico nata a Berlino negli anni ’20 e sviluppata negli Usa negli anni seguenti.
Cos'è la psicologia della Gestalt?
La psicologia della Gestalt ha avuto tra i principali esponenti Max Wertheimer, Kurt Koffka e Wolfgang Köhler. In tedesco, il termine Gestalt significa “forma”, per questo la psicologia della Gestalt è nota anche come psicologia della forma.
Le teorie di questa scuola di pensiero sono incentrate sulla comprensione dei processi percettivi e il modo in cui si fa esperienza della realtà. L’essere umano, per poter elaborare l’elevato numero di stimoli che lo circondano, tende ad attribuire una coerenza e un ordine a ciò che lo circonda.
Per far ciò, cerca di organizzare gli oggetti simili in gruppi coerenti, in modo da dar loro una struttura significativa.
Vediamo ora alcuni tra i principi fondamentali della Gestalt e le relative possibili applicazioni in termini grafici.
01 - Somiglianza
Quando gli oggetti appaiono simili tra loro, la mente associa i singoli elementi che possono così essere visti come parte di un modello o di un gruppo. Un elemento particolare può essere sottolineato quando è dissimile, rompendo lo schema di somiglianza. Questo effetto è chiamato anomalia.
Slack: il brand ha creato un’immagine coordinata, utilizzando determinati elementi e ripetendoli nel logo e in altri materiali, creando ritmo e coerenza.
02 - Vicinanza o Prossimità
Il principio di vicinanza crea un’associazione tra elementi simili che però vengono percepiti come uniti, nonostante siano separati. L’associazione può avvenire per forma, colore, consistenza, dimensione o qualsiasi altro attributo visivo.
Unilever: il suo iconico logo ne è un esempio poiché dispone, a distanza ravvicinata, oltre 50 icone che però vengono percepite come un insieme con un significato diverso, in questo caso la lettera U di Unilever.
03 - Regione comune
Quando troviamo diversi elementi che fanno parte di una singola regione, la mente li associa come un singolo gruppo.
Inside Out: nel manifesto del film d’animazione di Pixar, il principio della regione comune viene utilizzato per unificare i personaggi dell’a pellicola all’interno di una silhouette umana. Mentre li visualizziamo all’interno dello stesso spazio, li percepiamo come coesistenti all’interno di quello stesso spazio.
04 - Esperienza passata
Uniamo in forme gli elementi che, per la nostra esperienza passata, sono abitualmente associati tra di loro.
Lettera E: un osservatore che non conosce il nostro alfabeto non può vedere la lettera E in queste due linee spezzate, al contrario di chi ne fruisce giornalmente.
05 - Continuità
Quando le linee sono continue, vengono percepite più facilmente: la mente percepisce un unico percorso, una figura unita, anche se questa non esiste realmente.
Publicis singapore: in questo esempio di locandina natalizia, la linea verde costringe la mente a percepire lo scarto della matita come un elemento continuo, regalando nel suo complesso la percezione di un albero di Natale.
06 - Figura di sfondo
Alcuni elementi della composizione vengono percepiti come soggetto principale (in primo piano) altri vengono percepiti come sfondo (in secondo piano) dietro la figura.
Pierino e il Lupo: in questa copertina della celebre favola sinfonica, il corpo sinuoso del lupo ritaglia dallo sfondo il volto di un bambino, che sta a simboleggiare Pierino.
07 - Semplicità
La nostra mente tende a percepire le cose nella loro forma più semplice.
LOGO: l’immagine è composta da un insieme di singoli elementi che la nostra mente combina, semplifica e ricompone con la parola “LOGO”.
08 - Chiusura o Completamento
L’occhio umano tende a vedere forme chiuse, anche se un oggetto è incompleto o lo spazio interno di un elemento non è completamente chiuso, ma lo spettatore percepisce una forma completa compilando le informazioni mancanti.
WWF: nel celebre logo dell’altrettanto celebre organizzazione per la protezione ambientale, è rappresentato un panda, simbolo dell’associazione, costituito da linee non chiuse che sfruttano la bicromia, propria dell’animale, e che allo stesso tempo mantengono la percezione di completezza che abbiamo di quella specifica figura.
In conclusione...
Percepire oggetti, forme e figure secondo questi principi è una tendenza innata nell’uomo che il più delle volte li applica senza rendersene conto. L’essere umano, infatti, filtra in modo naturale la realtà, cercando di ricostruirla per categorizzarla e darne coerenza secondo i propri costrutti mentali.
Questi principi possono aiutare a veicolare la comunicazione aziendale in quanto, il potenziale consumatore, si trova ad elaborare gli stimoli e ad attivare i filtri percettivi ogni volta che si trova di fronte a un prodotto, un packaging, un logo, un manifesto e così via. La presenza di elementi incoerenti o dissonanti potrebbe inficiare sulla corretta percezione del cliente, creando ripercussioni sulla fruizione del prodotto.
L’insieme è più della somma delle parti
Tutti questi principi danno senso a questo motto, vero principio fondante della psicologia della Gestalt. Tutti gli elementi presenti tra gli esempi che abbiamo visto finora, se presi singolarmente, risultano privi di significato, mentre raggruppati formano un significato.