Pacco o Pack? Gocciole Edition

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La svolta di Gocciole Pavesi

È risaputo che cambiare vita dipenda esclusivamente dalle piccole azioni che si compiono e che ne esista almeno una che si possa fare oggi, adesso, per dare una svolta alla propria giornata. E visto che si parla di piccoli gesti quotidiani, il primo in ordine cronologico, dopo alzarsi e fare una doccia, è sicuramente quello della colazione.

Questo lo sa bene il Brand Pavesi, che per celebrare i 25 anni anni di Gocciole, firma la nuova campagna #svoltacongocciole, realizzando un pack in edizione limitata per spiegare come gli imprevisti quotidiani possano capitare nella “giungla” della vita, ma allo stesso tempo possano risolversi improvvisamente in positivo grazie ad una buona colazione fatta rigorosamente con le Gocciole Pavesi.

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Un po' di storia

Le Gocciole arrivano sul mercato nel 1987, ma già da tre anni Pavesi aveva lanciato una linea di biscotti “Amici del Mattino” in risposta alla crescente richiesta di una nuova prima colazione da parte degli italiani. La Generazione X se li ricorderà bene quei prodotti dai nomi inconsueti: le cinciarelle, i fringuelli, i cardellini, i ciuffoletti, gli usignoli, i codirossi e i piatti in ceramica con le illustrazioni.

Undici anni dopo, nel 1998Gocciole diventa un brand autonomo che si arricchisce di nuove varianti: con gocce di cioccolato, al gusto cappuccino, con gocce al gusto gianduia.

A livello comunicativo, da oltre vent’anni, al brand viene associato il format della giungla che rappresenta la metafora della vita frenetica in città (the “jungle”), da affrontare con positività e un bel po’ di ironia.

Il packaging “a testa in giù”

Andando al supermercato forse ti sarà capitato di trovarti davanti un pacco di Gocciole completamente capovolto, in cui tutti gli elementi grafici della confezione (immagine, livrea, logo) sono stati messi letteralmente sotto-sopra ad esclusione di una sagoma a forma di biscotto in cui si pone la domanda “Ti gira la testa? Guarda dietro, svolta e vinci!”.

Sul retro pack viene infatti riportato un breve testo in cui si spiega che “da sempre svoltiamo le tue giornate da così a così. E oggi anche questo pack!”, accompagnato dall’hashtag #svoltacongocciole.

Per questioni pratiche i lati della confezione sono rimasti invariati e quindi si possono leggere agevolmente i valori nutrizionali e gli ingredienti dei biscotti senza dover girare la testa o capovolgere il pack.

Come analizzare il pack

Iniziamo da un po’ di teoria. Il brand packaging di uno specificato settore, in questo caso biscotti da colazione, ha due funzioni distinte che si possono differenziare tra scopo e intento.

Lo scopo è sostanzialmente la funzione del packaging di proteggere e presentare. Esso infatti è progettato per facilitare la maneggevolezza, contenere una quantità prestabilita di prodotto, far sì che esso non si alteri durante il trasporto al punto vendita, preservandone al contempo le qualità senza deterioramenti.

L’intento del packaging invece riguarda la capacità di attrarre clienti. Negli spazi commerciali di vendita al dettaglio, una confezione deve catturare l’attenzione dei potenziali acquirenti e comunicare, in maniera immediata, i valori del brand e i bisogni che il prodotto è capace di soddisfare, il tutto per invogliare e convincere all’acquisto.

Seppur lo scopo è rimasto pressoché identico ai pack “dritti”, in questo specifico caso l’intento si dimostra debole e caotico poiché sconvolge senza criterio apparente quelle che solo le identità grafiche delle Gocciole. Ne è emblema il logo che, essendo scritto con un font “script” inclinato in bianco con spessore rosso, da capovolto non è leggibile e perde riconoscibilità nella sua visione a scaffale; ma il discorso vale anche per nome della referenza e persino per il logo Pavesi (anch’essi capovolti e non riconoscibili).

In conclusione

Bisogna ammettere che la curiosità rimane. Alla vista del pack il primo pensiero è probabilmente stato quello di capovolgere la confezione sottosopra pensando ad un errore di esposizione a scaffale o direttamente di stampa, ma l’azione è spesso finita lì e non si è di certo trasformata nell’aumento di vendite sperato. Piuttosto si è registrato un discreto engagement sui social media, ma riferito all’innovativo pack.

Insomma, la svolta “da così a così” a noi ha fatto solo girare la testa.

Se anche tu vuoi innovare il tuo packaging prodotto, Parsifal fa al caso tuo.

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