6 trend grafici nel packaging da seguire (o forse no)

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I brand sperimentano, osano, fanno marcia indietro e provano a stare al passo con i trend del packaging. L’obiettivo è tutt’altro che semplice: catturare l’attenzione, distinguersi, comunicare un messaggio, raccontare la propria storia, veicolare i valori dell’azienda, fidelizzare il cliente, far parlare di sé, trasmettere emozioni… e qui ci fermiamo perché – come si dice – fa prima a diventare buio!  

Il boom degli eCommerce degli ultimi anni, la ricerca sempre più attenta del prodotto giusto tra gli scaffali e la necessità del cliente di identificarsi in un brand non lasciano spazio ai dubbi: non c’è mai stato un momento più esaltante per il packaging di quello che stiamo vivendo.

Il packaging, oltre a spingere all’acquisto, è il coronamento stesso di un acquisto positivo.
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In Parsifal abbiamo occasione di confrontarci quotidianamente con brand che vogliono lanciare nuovi prodotti sul mercato o rinnovare la loro brand identity da capo a piedi e questi sono i trend nel packaging più recenti.

Il boom degli eCommerce degli ultimi anni, la ricerca sempre più attenta del prodotto giusto tra gli scaffali e la necessità del cliente di identificarsi in un brand non lasciano spazio ai dubbi: non c’è mai stato un momento più esaltante per il packaging di quello che stiamo vivendo.

Trend #1: A tutto pop con i colori vivaci!

I colori vivaci sono la tendenza prevalente nel design. Utilizzati per attirare l’attenzione e spingere i consumatori a essere audaci, sono anche in grado di trasmettere un senso di ottimismo e creatività.

I colori primari come il rosso e il blu sono quelli più gettonati, ma tra gli ultimi trend grafici nel packaging ci sono anche il ritorno della sovrapposizione dei colori e l’effetto sfumato come nei packaging della birreria CRAK che utilizzano colori eccentrici e forme morbide per esaltare l’unicità del prodotto.

Perché: perché abbiamo tutti necessità di spensieratezza, allegria ed energia positiva, specie dopo questi anni difficili, non trovi?

Per chi: per chi vuole creare connessioni emotive con i propri clienti.

Trend #2: Ispirazioni vintage per anime nostalgiche (ma non troppo)

Piace, piace, piace (e non solo agli hipster o ai malinconici). Il vintage ci porta in viaggio in un passato del quale ritrovare non solo la semplicità, ma anche una certa atmosfera e raffinatezza.

C’è un grandissimo ritorno alle grafiche di ispirazioni vintage che combinano la sofisticatezza di certi linguaggi storici con l’originalità di accostamenti inaspettati che si  sposano perfettamente con i prodotti contemporanei.

Via libera allora ai mix tra le quadricromie e le zuppe Campbell di Andy Warhol, come nei packaging dei cocktail Williams Canteen, commercializzati in lattine, ma anche alle ispirazioni lussureggianti dell’Art Déco, come nella grafica di questi packaging realizzati per La Bottega del Croccante

Perché: per dare un feeling “peace and love” in risposta all’ansia crescente di questi ultimi anni.

Per chi: per brand e prodotti che vogliono osare per distinguersi nel mercato.

Trend #3: Focus sul lettering

Metti da parte l’arte della fotografia e la poesia evocativa delle illustrazioni per lasciare spazio a font che osano nella scelta dei colori, nella disposizione ma, soprattutto, nelle dimensioni.

Il copy in questo caso dev’essere minimale ma efficace, con ogni lettera va pesata al grammo in modo che possa attraversare l’intera gamma dei suoni (dal sussurro labile all’urlo spaccatimpani).

Un esempio? Te ne diamo due: il packaging innovativo del panettone della pasticceria Oliveri focalizzato sul brand name e il brik di Fonte Margherita che, oltre ad utilizzare un materiale inusuale per l’acqua, chiarisce in poche parole tutta la mission aziendale. 

Perché: per far arrivare un messaggio forte e chiaro.

Per chi: per chi sogna minimale, ma con un tocco di carattere in più.

Trend #4: Design che simula il 3D

Sofisticato e contemporaneo, centrato sulla profondità e sull’illusione ottica, perfetto per catturare l’attenzione. Uno dei nuovi trend nel packaging è proprio la simulazione dell’effetto 3D.

Ti basterà ruotare i brik del latte del caseificio Milgrad per vedere come il gatto si attorciglia alla sua leccornia preferita. 

Perché: per incuriosire, stimolare altri sensi o creare connessioni inaspettate.

Per chi: per brand che vogliono stupire con effetti speciali.

Trend #5: Minimalismo o Massimalismo? Questo è il dilemma

Se il dilemma ti attanaglia c’è una via di mezzo: packaging minimale fuori e massimale dentro con istruzioni, infografiche, illustrazioni e stampe da capogiro. D’altronde una delle categorie più cercate su YouTube è quella dell’unboxing!

Perché: e basta scatole bianche!

Per chi: per brand che vogliono comunicare affidabilità, senza rinunciare a stupire.

Trend #6: L'imperfezione si avvicina

L’estetica grezza, naturale, un font che simula la scrittura a mano o un disegno stilizzato (magari male) rendono un prodotto “più umano”, più simile a noi, creando un senso di appartenenza e di famiglia.

È il caso di Dolcificio Gi&sse che sfrutta l’immaginario della lavagna scolastica con tracce di gesso e scritte a mano come sfondo per le nuove schede prodotto.

Perché: perché abbiamo tutti bisogno di sentirci importanti.

Per chi: per brand che puntano l’accento sull’aspetto umano.

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Non solo grafica: occhio ai materiali e alla fruizione!

Se il termine ha registrato un aumento di più del 22% nei claim dei packaging non possiamo trascurare il fatto che la sostenibilità dei materiali sia uno dei trend per eccellenza.

La plastica, nonostante sia ancora l’imballaggio più utilizzato, è un materiale sempre meno simpatico ai consumatori che richiedono alternative eco-sostenibili. Riciclabile, biodegradabile, compostabile o direttamente edibile!

Hai visto il packaging a base di funghi di Ikea? O la nuova Blue Box di Barilla senza finestra in plastica?

Anche la fruizione del packaging ha un’importanza centrale, ne parleremo!

Ma prima di pensare ai trend nel packaging…

Cosa vuoi raccontare? Qual è l’unicità della tua azienda? Cosa distingue i tuoi prodotti? Tutto deve partire da una storia originale ed efficace trasferibile sul design dell’imballaggio in modo da trasmettere un messaggio forte e coerente.

Qual è il panorama dei competitor? Vuoi stare dentro a quello che attualmente è uno standard oppure vuoi provare a distinguerti in modo completamente diverso?

Cosa vuole il tuo cliente tipo? Il mercato cambia ad una velocità notevole e il consumatore finale è sempre più esigente anche riguardo al packaging, inteso come elemento integrante del prodotto.

Dov’è destinato ad essere commercializzato il prodotto? eCommerce o scaffali?   

Quanto deve durare il design del packaging? Si tratta di un prodotto di lancio, di una strategia mirata per un evento o di un prodotto destinato a durare nel tempo? Se Barilla cambiasse packaging tutti i mesi le nostre nonne probabilmente andrebbero in crisi, se lo facesse un brand di profumi potrebbe creare un culto da parte dei collezionisti.

Sapere “cosa va e cosa non va” è importante, ma non prima di aver definito la strategia del tuo brand.

Perché ha una strategia, giusto? In caso contrario ora sai da dove iniziare

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