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Lo definiscono un acceleratore di cultura, formazione ed innovazione capace di connettere l’Italia con il mondo. 3 giorni con oltre 100 eventi e un format unico che abbina area fieristica, formazione, incontri, networking, cultura, show e intrattenimento.
Cos’è il WMF Festival?
Il We Make Future, WMF, è una fiera internazionale sull’innovazione tecnologica e digitale che quest’anno è arrivata all’undicesima edizione. Dal 15 al 17 giugno oltre mille speaker e ospiti da tutto il mondo si sono alternati sul palco principale e sugli stage secondari animando la fiera di Rimini che ha accolto oltre 60.000 partecipanti.
Due eventi in uno:
- Da una parte la fiera internazionale,
- Dall’altra il festival sull’innovazione tecnologica e digitale.
L’obiettivo del We Make Future è analizzare, discutere e smuovere la discussione sulle tematiche dell’innovazione tecnologica, digitale e sociale.
“L’innovazione tecnologica e digitale non ha alcun senso se non viene applicata per produrre innovazione sociale, generando un impatto positivo sulla collettività” - Cosmano Lombardo, ideatore del festival
Il tema dell'edizione '23
È questo il concetto che permea l’undicesima edizione del WMF e per questo motivo non si è parlato solo di intelligenza artificiale, innovazione tecnologica e strumenti di marketing, ma grande spazio è stato dato ai progetti di attivismo, agli studi scientifici dell’impatto delle azioni e agli esempi virtuosi di impegno sociale attraverso l’uso della tecnologia.
Gli ospiti del Mainstage del We Are Future
Annunciati i primi nomi, i biglietti erano già “andati a ruba”, d’altronde a parlare sul palco c’erano Sir Tim Berners-Lee, niente-popo-di-meno-che l’inventore del World Wide Web che, oltre ad aver parlato della sua esperienza e della sua idea di sviluppo del web ha offerto un’analisi dettagliata delle prospettive future di quella che, a tutti gli effetti, sente come la sua personale creatura.
Tra gli altri, grande scalpore ha fatto la presenza di Manuel Castells, ex ministro dell’Università in Spagna, sociologo di fama mondiale e tra i maggiori analisti della rivoluzione digitale. La cosa più interessante del suo intervento è stata infatti la prospettiva futura della società, filtrata attraverso la lente della digitalizzazione.
Tra gli ospiti del Mainstage sono saliti anche Jerry Kaplan, inventore del tablet ed esperto di AI, Monica Orsino, Senior Client Development and Training Manager di Microsoft, Francesco Ubertini, Presidente di CINECA, Guido Scorza, componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali e… Robot Sophia, il robot umanoide più avanzato al mondo insieme al suo ideatore David Hanson.
Content creation, social advertising e branding da… ascoltare
Oltre al tema dell’innovazione tecnologica e dell’intelligenza artificiale (molto presenti in questa edizione) una buona fetta degli interventi hanno riguardato la creazione di contenuti, i social network e l’identità di brand. Interessantissimi e frizzanti gli interventi dei creators Camihawke, Alessandro Masala e Luca Gervasi.
Una delle cose più interessanti del WMF è infatti il programma formativo con oltre 90 stage! I temi sono stati individuati partendo dagli spunti offerti dalla community e dai trend di mercato. Dalla content creation al web, dal coding all’advertising, dalle social media strategy fino alla SEO: l’obiettivo è stata la condivisione del sapere.
Un consiglio? Se partecipi al WMF documentati in anticipo su tutte le attività offerte: avere una scaletta degli interventi con gli orari ti permetterà di entrare nella sala prima che vada overbooking.
Il futuro è la connessione
Il We Make Future è uno degli eventi più importanti dell’anno a tema digital, esserci significa raccogliere informazioni, racimolare idee e trarne ispirazione, ma il vero fulcro dell’evento sono le connessioni che si creano.
Un momento centrale di incontro, in una cornice piena di stand, start-up e aziende interessanti, perché il futuro è la condivisione, lo dimostrano i social, lo testimoniano questi eventi e lo diciamo anche noi…