Cos’è Pantone? 7 cose che (forse) non sai!

Parsifal-cose-pantone-7-cose-che-forse-non-sai

Pubblicato il:

Tempo di lettura:

Parliamo di:

Tutti sanno cos’è Pantone! C’è chi appende poster in casa con i propri colori preferiti, chi crea interi profili dedicati al trovare l’esatta corrispondenza tra la mazzetta e la realtà e chi, ogni anno, attende questo momento per rivoluzionare l’armadio o l’arredamento della sua casa. Ma parliamoci chiaro… cos’è Pantone in concreto?

L’accostamento Pantone = colore è abbastanza immediato, ma ecco le 7 cose che forse non sai!

Parsifal-cose-pantone-7-cose-che-forse-non-sai

1. È un’azienda

Pantone LLC è prima di tutto un’azienda statunitense che si occupa di tecnologia per la grafica. Negli anni ’50 questa storica società ha deciso di creare un sistema di classificazione dei colori, il Pantone matching System® che in breve tempo è diventato uno standard riconosciuto a livello internazionale.

Cosa significa Pantone in pratica? Ecco un esempio: vuoi che il tuo logo richiami il colore turchese del mare che hai visto quest’estate nel tuo viaggio alle Maldive (beato te!). Un turchese del tutto particolare, che nulla ha a che vedere con il colore – seppur meraviglioso – del mare della Puglia, né con quello delle spiagge di Bora Bora. In questo caso hai due scelte:

  • Fare un corso di scrittura creativa cercando di tradurre in parole le immagini che vedi, condendo con espressioni, metafore e onomatopee le suggestioni che hai provato alla vista di quel determinato colore e pregare che dall’altra parte chi ti ascolta non si sia perso al tuo tentativo di “muffetta su tappezzeria inglese”;
  • Individuare il codice che identifica in maniera univoca quel preciso colore (numero PMS).
  • Semplice, vero? Il codice colore Pantone è composto da 2 parti:
  • La prima riguarda la macro area cromatica di riferimento (es. blu)
  •  La seconda riguarda uno specifico colore ed è espresso da una cifra, nel tuo caso dovrai parlare del colore Pantone 345 C

Ma (tieniti forte!) avresti potuto dire che il colore giusto è anche #87cdac nella codifica RGB! Ci arriviamo a breve, non temere.

Parsifal-cose-pantone-7-cose-che-forse-non-sai

2. È un colore solido

I colori Pantone sono colori solidi, anche chiamati colori spot o offset, capaci di riprodurre quasi tutti i colori esistenti con più di 3.000 tonalità disponibili e con una corrispondenza cromatica quasi perfetta tra il colore visualizzato a monitor e il colore stampato.

I colori si dividono in 3 gruppi:

  • Colori base (coated per la stampa con finitura lucida e uncoated per la stampa opaca)
  • Colori pastello e fluorescenti
  • Colori metallici
Parsifal-cose-pantone-7-cose-che-forse-non-sai

3. È la mazzetta Pantone

L’iconica mazzetta Pantone altro non è che… un catalogo! Qui sono racchiuse tutte le palette cromatiche di ciascun gruppo con l’individuazione del codice di identificazione univoca. Una sorta di “bibbia” per i designer di tutto il mondo: graphic, interior e moda se li litigano a suono di centinaia di euro. Già, una mazzetta pantone costa più di 200€!

Parsifal-cose-pantone-7-cose-che-forse-non-sai

4. È garanzia e coerenza di colore

Ed eccoci al punto. La maggior parte dei colori possono essere riprodotti con il sistema di quadricromia (CMYK) per cui inserire un colore Pantone in un progetto grafico significa aggiungere un costo alla stampa: questi colori infatti, per la loro unicità, vengono resi tramite una vernice specifica per ogni colore che si realizza con un’ulteriore lastra (aggiuntiva ai 4 colori ciano, magenta, giallo e nero) con un successivo passaggio nella macchina di stampa.

Sappiamo che può sembrare ostico da comprendere, ma all’incirca è come quando i televisori del negozio, sintonizzati sullo stesso programma, ti permettono di percepire le differenze tra le varie immagini: più o meno brillanti, sature, e così via, nonostante la ricezione del segnale sia la stessa.  

Pantone rimane l’unico modo per riprodurre alcuni colori in stampa – come l’oro (senza che sembri un giallo – questa ti è capitata, vero?) – e per garantire che il colore di stampa sia fedele a quello scelto.

Non a caso alcuni brand come Tiffany, Louboutin e Barbie hanno registrato il proprio colore!

5. È fonte di ispirazione

Con il suo profilo IG da 3 milioni di follower e una notorietà che non accenna a diminuire, Pantone detta le tendenze in fatto di fashion, make-up, home design e decor in genere. Un vero e proprio riferimento di stile.

Nota a parte: te lo ricordi il Pantone Queen, vero?

6. È il colore dell’anno

E dulcis in fundo, il colore Pantone dell’anno 2024 è: PANTONE 13-1023 Peach Fuzz, il colore delle pesche, o meglio… della peluria delle pesche.

Stando alla descrizione ufficiale, questo colore cattura il desiderio di nutrire noi stessi e gli altri. È una tonalità di pesca delicata e morbida il cui spirito onnicomprensivo arricchisce l’anima, il corpo e la mente. È stato scelto un colore capace di trasmettere calore ed eleganza moderna, in una tonalità che ispirasse compassione, offrendo un abbraccio tattile e unendo giovinezza e intramontabilità. Un colore in grado di focalizzarsi sull’importanza della comunità e sul connubio con gli altri.

Sicuramente una scelta interessante per l’anno 2024, ma non si saranno ispirati anche loro alla pubblicità dell’Esselunga?

Parsifal-cose-pantone-7-cose-che-forse-non-sai

7. È un esperimento di marketing (ben riuscito)

Ne abbiamo parlato lo scorso anno: il colore Pantone dell’anno è soprattutto, uno strumento di brand awareness ottimamente riuscito e – quasi completamente – gratuito!

Hai bisogno di tradurre in immagine il colore perfetto per il tuo brand?

Ti è piaciuto? Parlane con tutti!

Continuiamo il discorso