La Milano Digital Week sviluppa i limiti

parsifal-la-Milano-Digital-Week-sviluppa-i-limiti

Pubblicato il:

Tempo di lettura:

Parliamo di:

La Milano Digital Week sfida lo sviluppo dei limiti per una transizione digitale e un’innovazione tecnologica inclusiva, sostenibile ed etica. In un mondo dove il digitale è sempre più interconnesso alla vita, è compito di chiunque vi lavori individuare i confini della tecnologia affinché si possa parlare davvero di inclusività, sostenibilità ed etica.

Facciamo nostre queste parole di Luca Mercalli che, translate di contesto – nello scritto originale si parla della montagna – hanno comunque una forza evocativa che supera i limiti spazio-temporali: “La pubblicità inneggia solo al no limits, la competitività chiede di superare i tuoi limiti, tutto ti dev’essere permesso, i limiti non esistono se non nella tua testa. Credo che una delle cose più importanti sia il senso del limite”.

Tema quanto mai attuale, visto che lo scorso anno la popolazione mondiale ha raggiunto gli 8 miliardi. La sfida, a superare i limiti, ma anche (e soprattutto) a stare nei limiti, è complessa, ma necessaria.

parsifal-la-Milano-Digital-Week-sviluppa-i-limiti

“Credo che una delle cose più importanti sia il senso del limite”

-  Luca Mercalli, climatologo e divulgatore scientifico

Milano Digital Week

Milano Digital Week è la più grande manifestazione italiana dedicata all’educazione, alla cultura e all’innovazione digitale. Le ultime edizioni hanno generato infatti circa un milione di partecipanti e oltre 2.500 eventi fisici e digitali.

Una sorta di grande assemblea generale (“perché ok l’intelligenza artificiale, ma la tua rimane indispensabile” come si legge nei comunicati della MDW), animata dal contributo di tutti gli attori in campo e dalla visione di coloro che vogliono essere parte di una comunità capace di guardare allo sviluppo futuro del digitale, tenendo in considerazione i limiti.

Il tema 2023 della sesta edizione della MDW

Il tema del 2023 della Milano Digital Week è stato proprio Lo Sviluppo dei Limiti, dove il confronto è quello tra le soluzioni e i problemi che conosciamo, ma anche tra quelle che ancora non riusciamo a comprendere del tutto.

Si è parlato dei limiti ambientali, sociali ed economici, ma anche di quelli culturali, legati all’energia e ai progetti. Si è parlato di come superarli, di quali sono le soluzioni che possiamo immaginare, ma anche di quali sono i parametri entro i quali conviene rimanere.

L’obiettivo della Milano Digital Week infatti non sembra essere stato quello di porsi come “La Risposta”, ma di rappresentare un incubatore di strumenti da offrire al nostro tempo e alle generazioni che verranno dopo le nostre, per orientarsi nella crescente complessità globale. Un punto di partenza che ha indagato qual è lo sviluppo possibile all’interno di questi limiti.

parsifal-la-Milano-Digital-Week-sviluppa-i-limiti

I sette poli tematici

Sette sono stati i poli tematici sui quali si è concentrato il dialogo che ha portato ad oltre 350 eventi all’interno dei 5 giorni della MDW. Si è parlato di:

  • Formazione e intelligenza artificiale, dalle nuove professioni all’uso dell’intelligenza artificiale in ambito educativo, dalla necessità di acquisire nuove competenze, fino all’upskilling diventato ormai obbligatorio in qualsiasi settore. Degna di nota la lectio magistralis tenuta da Donald Norman, esperto di scienze cognitive che ha avviato una lucidissima disamina sull’attuale stato della didattica e sugli scenari futuri, ma anche il workshop “AI_Edu Camp” di METID che ha avuto come obiettivo quello di fornire agli insegnanti le competenze necessarie per utilizzare in maniera efficace e sostenibile l’AI in ambito educativo. 
  • Ambiente, qual è l’impatto ambientale dell’uso di internet? Si parla sempre di più di “inquinamento digitale” ed è evidente come l’impatto energetico di tale impronta ecologica sia tutt’altro che marginale, tanto che durante l’incontro “Nella rete del capitalismo: Ambiente. La rete che consuma” è stato evidenziato come il traffico web abbia scalato i primi posti nella classifica di produzione di CO2… altro che un insieme di eterei “cloud”, qui si parla di interminabili cavi sottomarini e immensi magazzini e sistemi energivori!
  • Servizi al cittadino, se è vero che la popolazione sta diventando sempre più anziana è arrivato il momento di ripensare all’anagrafe e ai servizi per il lavoro che devono vedere nella tecnologia un aiuto concreto e non un ostacolo alla fruizione da parte della comunità.
  • Salute, il digitale porta con sé enormi dilemmi sul piano della salute psico-fisica che finiscono sotto il nome di digital health, ma è anche uno strumento incredibile in grado di rivoluzionare la filiera della salute a partire dalla prevenzione attraverso il digital screening.
  •  Economica circolare, produttività sì, ma non ad ogni costo: gli eventi hanno trattato i temi del lavoro in relazione al tempo libero, ma anche dell’espansione dei Paesi in via di sviluppo come nell’esclusivo intervento di Jacques Attali, celebre economista, che ha trattato il tema dell’impresa sociale, della diffusione della microfinanza e delle nuove utopie. Interessante anche il ciclo di incontro Dialoghi circolari che ha affrontato la tematica non solo dal punto di vista finanziario, ma anche normativo, industriale e di Open Innovation.
  • Nuove forme d’arte, realtà virtuale, gamification e podcast sono gli strumenti del futuro in ambito artistico? Non è un mistero che i musei siano sempre più immersivi con l’obiettivo di avvicinare le generazioni al mondo della cultura, come ha dimostrato anche il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci che, nell’ambito della MDW, ha aperto per la prima volta al pubblico la sua Virtual Zone, accessibile anche da casa che permette anche di “toccare” la realtà virtuale attraverso sensori aptici Touch Diver.

La call for proposal della Milano Digital Week

Degna di nota infine la call for proposal che ha racchiuso in una sorta di catalogo le proposte di un’intelligenza collettiva rappresentate da oltre 300 realtà che hanno partecipato. Milano si è così trasformata in questi giorni in una vera e propria incubatrice di idee e visioni.

Sicuramente toccante l’installazione immersiva di The Astronut “The Sound Garden” che, grazie alla realtà aumentata, ha fatto sì che si potesse assistere a tutti i problemi che oggi minacciano il nostro Pianeta, ponendo l’accento sulla necessità dell’equilibrio.

Molti degli eventi hanno riguardato infine le nuove generazioni, come il workshop organizzato dal Politecnico di Milano “Become a (Digital) Transformer: design a Gen Z friendly Milano”, la presentazione del libro di Gabriele Marino e Bruno Surace dedicato alla comprensione della comunicazione di TikTok e il think-tank tra giovani professionisti e studenti per indagare la relazione tra social media e salute mentale.

Dunque l'anno prossimo ci verrai insieme a noi?

Ti è piaciuto? Parlane con tutti!

Continuiamo il discorso