6 Trend grafici per i loghi nel 2023: a caccia di mode

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Nostradamus qualcuna ne azzeccava, gli istituti meteorologici ogni tanto fanno cilecca clamorose e se Paolo Fox dice il vero quest’anno è meglio affilare le armi, ma comunque noi ci proviamo a prevedere quelli che saranno i trend grafici per i loghi nel 2023!

Scherzi a parte, non abbiamo doti da veggenti, ma le mode che riguardano le linee del design sono già in movimento tra riconferme e new entry… a noi non resta che mettere insieme i puntini, darci forma e raccontartele.

Alert! Conoscere le mode ci aiuta a capire dove si stia dirigendo il mercato, ma sapere come cavalcarle (e se farlo) è una questione di sensibilità, di voce e di personalità del tuo brand. Se non hai idea di che cosa stiamo parlando o se trovi démodé il tuo logo, potrebbe essere arrivato il momento giusto per dargli una rinfrescata! Trovi i nostri contatti in fondo all’articolo, sapremo prenderci cura del tuo “vecchietto” perché Spoiler! anche i loghi invecchiano (ma quelli fatti bene invecchiano meglio di altri)…

E ora via libera alle tendenze del 2023 nel logo design!

Tipografico per brand sicuri

Da sempre e per sempre presente nel mondo dei loghi, lo stile tipografico rimane un evergreen per un semplice motivo: la riconoscibilità del brand viene facilmente associata al nome. Ci sono solo due regole da rispettare: il logo dev’essere realizzato con un solo colore o al massimo due e, nel caso di font dall’importante impatto visivo, vanno evitati altri elementi, il carattere deve parlare da solo.

Dagli eleganti caratteri graziati ai font più spigolosi, la scelta di un logo tipografico racconta i brand che vogliono infondere sicurezza e professionalità.

Il trend nel logo design del 2023? Lo stile tipografico non lineare. Le linee rigorose dei font tipografici si spezzano dando vita a simmetrie groovy e inaspettate.

L’esempio di Parsifal: Campbell’s lo ha fatto l’anno scorso, mantenendo quel suo inconfondibile twist leggermente modificato in chiave moderna. Altri esempi li trovi nei loghi di CocaCola, Tanquerai e Sprite.

Geometrico per brand solidi

Combinando forme spigolose a geometrie più morbide e delicate, i brand possono dar vita a linee intricate che si risolvono in forme semplici e immediate. Le forme geometriche e i pattern generano un impatto immediato in chi li guarda donando un senso di grande affidabilità.

Un logo geometrico è perfetto per i brand che vogliono imporsi come realtà solide e attrattive, soprattutto quando i loghi giocano con spazi negativi o icone per inviare messaggi più profondi.

Il trend nel logo design nel 2023 mette in scena le geometrie che si compongono di livelli multipli, ma anche forme geometriche distorte che rifiutano la regolarità prevedibile della geometria stessa.

L’esempio di Parsifal: probabilmente lo vedi ogni giorno sul tuo smartphone o sul tuo PC, Goolge Drive, Meet, Maps, Calendar e GMail sono tutte derivazioni delle stesse forme su livelli differenti. Altri esempi li trovi nei loghi di MastercardPfizer e Paypal.

Gradiente in 3D per brand stupefacenti

Il gradiente è un grande classico: si tratta di un elemento che enfatizza, attraverso il contrasto dei colori, una visione inaspettata di una superficie. Ok, a parole è più complesso di quanto sia in realtà, ma il fulcro della questione è che si tratta di un espediente per esprimere al meglio l’originalità e la creatività del brand e impattare così nella memoria dei consumatori.

E per dare dimensionalità tramite uno spettro di gradazioni di colori e tonalità cosa c’è di meglio del 3D? E così due dei trend più in voga negli ultimi anni si uniscono in un unico credo: i loghi realizzati con gradienti di colorazioni in 3D.

Si aggiunge in questo modo un’altra dimensione al logo, puntando ancora di più l’accento sulla profondità per stupire con un realismo evoluto anche i clienti più indifferenti.

L’esempio di Parsifal: il logo di American Airlines gioca l’all in puntando sul gradiente di colori che spezzano la routine tramite l’ala in 3D, perfetto. Altri esempi li trovi nei loghi di Instagram, Gsk e Tinder.

Retrò per brand con storia

Attenzione, non stiamo parlando di loghi vecchi, ma di loghi che ricordano impressioni vintage, riportando alla mente momenti felici della nostra infanzia, richiamando suggestioni senza tempo o dandoci un immediato senso di nostalgia e comfort.

Si tratta di uno stile di logo perfetto per i brand che vogliono imprimere un’impressione positiva, familiare e fortemente emotiva capace di creare un’immediata connessione con i consumatori.

Il bonus di questo stile di logo? Sarà più semplice e immediato raccontare la storia del brand.

L’esempio di Parsifal: non è un caso se Burger King nel 2021 ha fatto un importante restyling del logo tornando alle originali suggestioni degli anni ‘90. Altri esempi li trovi nei loghi di BarilaToblerone e Coppertone.

Effetto liquido per brand modaioli

Per spiegare lo stile di questo logo in super trend dobbiamo andare al salone del mobile dello scorso anno. Ecco quindi comparire le forme che scorrono come fossero liquide, modificandosi e intrecciandosi per creare un effetto ipnotico che dona movimento e azione.

La variante più in voga nel 2023 sarà il glitch, l’effetto di sistorsione ottica che forse ricorderai da Matrix o, più recentemente, da Black Mirror. L’ennesima dimostrazione che le mode (a volte) ritornano. In questo caso i loghi vengono realizzati utilizzando un disturbo digitale che simula gli errori che erano normali quando si lavorava in analogico.

L’esempio di Parsifal: è la scelta di TikTok che avvolge di un’allure glitch il logo sia nella versione statica che nella famosa rappresentazione dinamica alla fine di ogni clip. Altri esempi li trovi nei loghi di Quatar 2022, Procida 2022 e ovviamente Black Mirror.

Effetto movimento e elementi a scomparsa

Dulcis in fundo: due new entry, abbastanza fuori dall’ordinario, che stanno iniziando a spopolare. L’effetto movimento e il logo con elementi a scomparsa hanno una cosa in comune: la volontà di stupire, di catturare l’attenzione, ma soprattutto di rimanere impressi nella memoria degli utenti, aggiungendo movimento e dinamismo a conferma della direzione aziendale

Non a caso infatti questi loghi si prestano per essere tradotti in maniera interessante sulle piattaforme digitali: GIF, animazioni per i social media o video aziendali. 

L’esempio di Parsifal: Wish ha da poco cambiato il suo logo togliendo parte del lettering, ma aggiungendo un tocco di meraviglia assolutamente identificativo. Altri esempi li trovi nei loghi di VK, Will e Wise.

Sapere “cosa va e cosa non va” è importante, ma non prima di aver definito la strategia del tuo brand.

Perché ha una strategia, giusto?

In caso contrario ora sai da dove iniziare…

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